In: Speciale Covid-19


Dopo la lunga chiusura che ha messo in crisi tante aziende e creato enormi disagi a tante famiglie, finalmente iniziamo ad intravedere la luce alla fine del tunnel. A quanto sembra già dal prossimo 4 maggio le prime saracinesche inizieranno a rialzarsi e, lentamente, inizierà la ripartenza dell’Italia. Ma aziende e lavoratori sono pronti a ri-partire? Quali saranno le nuove regole e le misure per la sicurezza?

Il Governo ha affidato ad una commissione di esperti guidata da Vittorio Colao il compito di valutare lo scenario migliore per la ripartenza.

Il piano si baserà sulla classe di rischio integrato e sul parametro di aggregazione sociale che caratterizza ciascun codice ATECO.

Le attività individuate sono 84: a ciascuna viene attribuita una classe di aggregazione sociale in base alle possibilità di assembramento (punteggio da 1 a 4 ) e una classe di rischio integrato: basso, medio basso, medio alto e alto.

Per ciascun settore, quindi, sarà la combinazione di questi due valori a determinare il momento e probabilmente anche le modalità della ripartenza.

Ciò che è certo, tuttavia, è che le misure di sicurezza che dovranno essere adottate dalle aziende saranno determinanti e che il datore di lavoro si assumerà responsabilità enormi in caso vengano disattese le indicazioni di sicurezza con conseguenti sanzioni pesantissime in caso di violazioni.

Per prepararsi al tanto atteso momento della ripartenza, quindi, è bene sfruttare questi ultimi giorni di lockdown per rivedere gli strumenti di sicurezza e adeguarsi alle misure che dovranno essere rispettate.

Infatti non sarà sufficiente indossare guanti e mascherina, ma si dovranno adottare anche misure di distanziamento della clientela, sanificazione degli ambienti, misurazione della temperatura, scaglionamento degli ingressi e così via.

Cosa fare, allora?

Come prima cosa contattare il proprio consulente per la sicurezza sul lavoro e aggiornare il DVR (Documento Valutazione dei Rischi) che dovrà prevedere nuove procedure e nuove attività per fronteggiare il rischio contagio.

Insieme al RSPP e al medico aziendale si potrà programmare una riapertura sicura per tutti.

Fondamentale inoltre coinvolgere i lavoratori con appositi piani di formazione per fronteggiare i nuovi rischi.